A sud della grande muraglia naturale della Sierra Nevada, ad una sessantina di chilometri dalla città di Granada si estende una zona collinare-montagnosa chiamata Alpujarra granadina. Dai nevai della Sierra Nevada, l’acqua drena verso il Mediterraneo formando, con il tempo, favolose valli. Le vallate dell’Alpujarra granadina, data l’esposizione a sud, godono di un clima mite nonostante la rilevante altitudine.
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Il paesaggio varia progressivamente in base alla quota. Gli alberi ad alto fusto (molti castagni e lecci) lasciano posto armoniosamente agli arbusti ed alle erbe (timo, finocchio selvatico, etc.). Sino ai 2.000-2.500 metri d’altitudine l’uomo ha approfittato delle terre coltivando sopratutto patate, orzo e segale e modificando sostenibilmente il paesaggio attraverso l’installazione di cortijos ed alla creazione di piccoli borghi.Infine, meno appariscenti nel contesto, ma non meno importanti sono i campi destinati alla pastorizia caprina.
Indice
Visitare l’Alpujarra granadina:
La maggior parte dei comuni dell’Alpujarra granadina possono essere definiti paesi di montagna. Questi hanno risolto l’incidenza del dislivello grazie a dei terrazzamenti che permettono di lavorare ed irrigare in modo omogeneo la terra. Molto probabilmente i terrazzamenti sono una delle tante conoscenze introdotte dalla popolazione berbera proveniente dalle montagne nordafricane durante il dominio arabo in Andalusia. Queste terrazze, infatti, sono una replica di quelle esistenti nella catena montuosa dell’Atlas marocchino.
Dopo la conquista cattolica di Granada, nell’Alpujarra granadina si rifugiarono gran parte dei mori che decisero di non lasciare la penisola iberica, vennero obbligati a battezzarsi ed allontanati con la forza dalle proprie tradizioni . Queste limitazioni furono la causa delle ribellioni e dell’espulsione dal paese degli ultimi mori dell’Alpujarra.
Per effetto di questi eventi, la Alpujarra granadina soffrì un grande spopolamento e per volere del re cattolico Felipe II, il “deserto” alpujarreño venne ripopolato attraverso coloni di varia origine, come ad esempio i cittadini di Galizia instauratisi a Capileira ed a Pampaneira (uno dei paesini più suggestivi d’Andalusia). I nuovi abitanti introdussero culture, tradizioni ed usi molto differenti da quelli dell’Andalusia mussulmana creando dei piccoli mondi veramente particolari.
Che paesi vedere nell’Alpujarra granadina:
Lanjarón costituisce la porta d’accesso al cuore dell’Alpujarra granadina. Questo importante comune è, probabilmente, la città termale più famosa della Spagna. Il gran numero delle sorgenti e delle risorgive di acque medicinali hanno fatto sì che Lanjarón sia il principale nucleo turistico dell’Alpujarra ed uno dei più importanti della provincia di Granada.
Órgiva si ubica a 450 metri dal livello del mare, tra il Río Chico ed il Guadalfeo. Questa è il paese di riferimento dell’Alpujarra granadina occidentale e di tutta la denominata bassa Alpujarra. Fu dominata dai romani, successivamente dagli arabi ed infine dai Re Cristiani. Il duplice campanile della chiesa della Expiración domina tutta la vallata e da il benvenuto al visitatore nell’autentica Alpujarra granadina.
Oltre alle prime due città, è possibile dividere questo territorio in tre zone geograficamente coerenti:
- La valle del Poqueira è una delle principali attrazioni turistiche della provincia di Granada. Nonostante un notevole flusso turistico e la trasformazione urbanistica, i nuclei storici dei borghi di Pampaneira, Bubión e Capileira non hanno perso la proprie radici.
- La Taha de Pitres si ubica al lato opposto della gola della Sangre. Questa è una organizzazione comunale di origine araba che comprende diverse minuscole frazioni. Il fiume Bermejo separa Pitres da Pórtugos, una cittadina famosa per le sue sorgenti d’acqua ferruginose.
- La valle del fiume Trevélez comprende i comuni di Busquístar e l’omonimo Trevélez. Il primo è il paesino che meglio conserva le caratteristiche dell’Alpujarra granadina, il secondo è il paese più alto della penisola Iberica ubicato a 1.476 metri d’altezza.
La forte identità dell’Alpujarra granadina viene trasmessa anche dalla gastronomia locale. Oltre al famoso Jamón Blanco de Trevélez, prodotto con suini bianchi ed avallato dal riconoscimento IGP (indicazione geografica protetta), l’Alpujarra offre una ottima selezione di vini, di zuppe (famosa è quella al finocchio), migas e di dolci.
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Dove dormire nell’Alpujarra granadina
Anche se piuttosto rurale, nell’Alpujarra si sono sviluppate attività turistiche. Diversi sono i B&B o agriturismi presenti nelle varie vallate della regione. Qui è possibile consultare tutti gli alloggi disponibili nell’Alpujarra Granadina.
Cosa vedere nell’Alpujarra granadina (Granada):
- Il paesaggio collinare-montagnoso
- Il paese termale di Lanjarón
- L’importante paese di Órgiva
- La valle del Poqueira (Capileira, Pampaneira, Bubión)
- La Taha de Pitres (Pitres, Pórtugos)
- La valle del fiume Trevélez (Trevélez, Busquístar)
Per maggiori informazioni turistiche su questa località è possibile visitare la pagina turistica della comunità turistica dell’Alpujarra granadina. Per consigli personalizzati o per organizzare una visita non dubitate a scrivere ad alberto@andalusiaviaggioitaliano.com