Una delle migliori zone d’Andalusia dove poter fare un tour enogastronomico è la regione del vino di Montilla Moriles, in provincia di Cordoba. Qui quella del vino più che una cultura è una religione. In ogni paese, angolo e campo coltivato di questo territorio si percepisce la tradizione vinicola che da tempo caratterizza questa sezione di Cordoba. Tanti sono i paesi che si sono arricchiti grazie a questa coltivazione, tra tutti grandi paesi come Montilla e Lucena.
La Denominzione d’Origine Protetta Montilla Moriles, però, è fatta soprattutto di paesini, ognuno con le proprie identità e caratteristiche specifiche. In questo luogo troveremo tanto vino, ma anche patrimonio culturale, produzioni autoctone, artigianato, gastronomia da dieci e lode e qualche sorpresa.
Indice
Tour enogastronomico a Montilla Moriles
Montilla Moriles è un territorio adatto per chi voglia mangiare e soprattutto bere bene in Andalusia. Quest’esperienza può essere completata benissimo con molte attività d’interesse tra i paesini della zona. Tra le prime cose assolutamente da fare troviamo la visita culturale a Lucena e la visita eno-culturale di Montilla, un paese con una ventina di cantine di vino tradizionali. Successivamente potremo incentrarci sui fattori caratterizzanti dei paesini.
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Cosa vedere ad Aguilar de la Frontera
Tra i paesini di questa zona della provincia di Cordoba, Aguilar de la Frontera è senza dubbio il borgo che ha disposizione un maggior numero di beni culturali. Lungo le irte strade si dispongono chiese e palazzi che accompagnano il visitatore durante l’ascesa verso i resti del castello. La piazza di San José, inoltre, rappresenta una delle poche pizza ottagonali presenti in Spagna.
Verso la metà del cammino ci imbatteremo con la caratteristica “torre dell’orologio” e soprattutto con la chiesa del Soterraño. Oltre a essere la più antica del paese, in questo luogo di culto troveremo i resti di San Gervasio in una teca piuttosto impressionante.
Proseguendo l’ascesa di Aguilar de la Frontera, finalmente troveremo i resti del castello. Una fortezza medievale costruita nel IX secolo e distrutta nel XIX secolo. Da questo punto elevato sarà possibile scorgere la distesa di campi coltivati che caratterizza Montilla Moriles. Uliveti e vigne si alternano a perdita d’occhio.
Gastronomicamente parlando, da non perdere ad Aguilar de la Frontera sono il crispín e i dolci che possiamo trovare in una delle molteplici pasticcerie. Il primo è un involtino di merluzzo e gamberi che ricorda per la forma il celebre flamenquin cordobés di maiale. Per quanto riguarda i dolci, invece, da raccomandare è sicuramente il canutillo. Questo dolce tipico del paese è comparabile a uno squisito cannolo ripieno di crema.
La ceramica de La Rambla
In Andalusia la ceramica ha un ruolo molto rilevante tra le attività artigianali della regione. La Rambla, nel suo piccolo, contribuisce alla produzione di questi prodotti grazie alla creazione dei tradizionali botijos, otri in terracotta che servono per mantenere l’acqua fresca.
Sono solo alcuni i terracottai che sopravvivono nel paese. Un esempio è l’artigiano Alvaro Montaño che si rende molto disponibile a mostrare tutti i processi dell’elaborazione nel suo negozio. Ben salda però è la memoria di questa attività tipica, facilmente riscontrabile nel Museo della Ceramica de La Rambla.
A La Rambla è possibile mangiare il miglior rabo de toro d’Andalsia. La coda di toro è un piatto tradizionale andaluso e soprattutto della provincia di Cordoba. In questo piccolo paese, nell’umile bar El Pilarillo si dice che sia possibile provare il migliore d’Andalusia, che è sinonimo del mondo. Molte sono davvero le persone di passaggio che escono dall’autostrada solo per provare il rabo de toro de La Rambla.
Montalbán: aglio nero e vino
Immersi nella terra del vino Montilla Moriles, nel paese di Montalbán, per un momento l’aglio ruba il protagonismo al succo d’uva. A Montalbán infatti si situa la ditta Abuela Carmen, un’azienda tra le più importanti nella produzione dell’aglio nero. Questo particolare elaborato si prepara mantenendo in forno l’aglio a una temperatura costante per molti giorni. L’aglio nero è sempre più di moda e viene usato soprattutto nella cucina gourmet.
Addentrandoci nel paese, però, è riscontrabile come il vino ritorni ad essere protagonista. Il paese, infatti, si sviluppo attorno a due nuclei adiacenti uno religioso, l’eremo del Calvario e uno economico la cantina di vino Del Pino. Quest’ultima è una delle grandi fornitrici di lavoro del paese. In questa cantina nel bel mezzo del paese è possibile osservare scenari d’altri tempi, con i trattori che arrivano carichi d’uva. Una volta scaricati, l’uva viene pulita e pressata ancora in vecchie presse molto caratteristiche.
Il castello di Montemayor: vino e sorprese
Arrivando a Montemayor tra le distese di vigneti di Montilla Moriles la prima cosa che ci apparirà sarà il suo castello, che per l’ubicazione ricorda un po’ quello di Almodóvar del Río. Il castello del Ducal de Frías è purtroppo un edificio privato e per questo solo visitabile dall’esterno. È possibile visitare, invece, il museo archeologico di Ulia adatto a tutti coloro che vogliano sapere qualcosa della storia di Montemayor.
A settembre tra le strade di Montemayor è possibile incrociare della gente strana. Non sono persone che hanno bevuto troppo vino, bensì zombie. Ogni settembre, infatti, a Montemayor si vive “la sopravvivenza zombie“, un evento nella quale molta gente si traveste da morto vivente. Questa particolare manifestazione richiama in questo semplice paese della provincia di Cordoba un notevole numero di curiosi.
Per culminare un tour in un paese delle denominazione Montilla Moriles, non può certo mancare una visita dedicata al vino. Poco fuori da Montemayor si situa il Centro d’Interpretazione del Pedro Ximenez. Qui è possibile capire l’elaborazione e la conservazione di questa qualità di vino, divenuto simbolo d’Andalusia. Non può certo mancare qui anche una degustazione del vino e riconoscere in un solo bicchiere tutta la cultura enologica di questo territorio.
Dove dormire a Montilla Moriles
La miglior soluzione su dove dormire in questa regione vinicola è senz’altro quella di prenotare in un hotel di Montilla, ovvero un paese abbastanza grande che possa soddisfare tutte le esigenze di un visitatore. Successivamente, però, è possibile vedere tutti gli stabilimenti in offerta nella provincia di Cordoba.
Per consigli personalizzati su Montilla Moriles o per organizzare una visita potete scrivermi ad alberto@andalusiaviaggioitaliano.com o compilate il seguente form:
2 risposte su “Tour enogastronomico tra i paesi di Montilla Moriles”
Dato che io e mia moglie siamo ci troviamo a Siviglia a metà dicembre per turismo ed essendo appasionati della cultura spagnola del vino vorremmo chiedere se potreste trasmetterci un itinerario di 2 giorni per visitare il territorio montilla -moriles da percorrere in auto partendo da siviglia-
Cordiali saluti
Ciao Claudio,
credo che quello che potete fare è unire questi due tour:
– https://andalusiaviaggioitaliano.com/2017/10/15/paesi-montilla-moriles-tour-enogastronomico/
– https://andalusiaviaggioitaliano.com/category/tour-culturale-da-siviglia-a-cordoba/
Perciò a grandi linee io farei: Siviglia, Carmona, Ecija, Montilla e Aguilar de la Frontera. Se si ha tempo anche se non credo è molto interessante anche Lucena.
Sicuramente la città di Montilla e Carmona sono quelle a cui dedicherei più tempo. La prima per il vino, la seconda per i monumenti.
Un saluto,
Alberto Pala