C’è chi pensa che sposarsi all’estero sía una pazzia, “cose moderne” come direbbero i nostri nonni. A me, che da ben 9 anni vivo in un paese che non è il mio, dove ho potuto realizzare il mio sogno di poter creare momenti indimenticabili, unici e speciali, sembra così romántico, originale e intimo. Decidere di dare il fatidico “SI” davanti a 20 o massimo 40 persone, in un luogo esotico, che non appartiene nè a lei, nè a lui, o forse si, può essere un ricordo, un viaggio insieme, o il luogo dove si sono conosciuti, o dove lui le ha chiesto di sposarsi un anno dopo…o semplicemente perchè sono due avventurieri, amanti dei viaggi, una coppia non convenzionale. Non importa che ci sia un motivo o no, ciò che importa è il sogno della coppia. E se la felicità è sposarsi ai piedi di uno dei monumenti più belli al mondo come la Alhambra, o in una delle infinite spiagge di Cadice di fronte all’oceano e a piedi nudi. Perché no?
Il matrimonio in Andalusia di M&F
Quando M&F mi chiamarono perchè avevano bisogno di aiuto per organizzare il loro matrimonio lungo la costa della provincia di Granada, si fidarono ciecamente di me, lasciando nelle mie mani l’organizzazione completa del grande giorno. Loro vivevano lontano e la loro idea era riunire familiari ed amici in un luogo esotico, che ricordava le “cuevas del Sacromonte” di Granada, in un clima perfetto tipico della costa.
L’organizzazione durò quasi un anno, visto che non era un matrimonio tra pochi intimi come si suol dire. Cercare i migliori collaboratori, definire lo stile, i colori e la tematica dell’ambiente, gestire alloggio e trasporto degli invitati, tutto ciò sempre rimanendo in contatto con la coppia via telefono, mail e chiaccherate interminabili su whastapp soprattutto quando il fatidico giorno si avvicina e sopraggiunge l’ansia che tutto esca perfetto. È così che la wedding planner diventa una sorta di psicologa, amica, confidente. Calma gli animi, rassicura la sposa che dice di aver preso qualche chilo in più e che il vestito non entra, e risolve ogni imprevisto dell’ultima ora.
Come funziona il matrimonio all’estero?
Dopo una notte dove il vento aveva scatenato la sua furia (o magari, a modo suo, anche lui festeggiava la prossima unione della coppia), il sole faceva capolino tra le palme che circondavano la piscina dove, alcune ore dopo, un grande gruppo di parenti e amici davano il benvenuto ai neo-sposi.
In genere, quando si tratta di coppie che arrivano dall’estero e nessuno dei due ha la nazionalità o la residenza in Spagna, la migliore scelta è realizzare una ceremonia simbolica, e per renderla speciale, si scelgono delle letture emotive e alcuni riti simbolici, come ad esempio questa coppia aveva scelto quello della luce, in cui i due sposi accendevano con la propria candela, una terza, simbolo dell’unione. Ma ce ne sono molti altri come il rito della sabbia, che consiste nel mischiare due colori diversi in un recipiente o il rito del nastro o delle mani, etc.
Una decorazione semplice e romantica (come la coppia), note di piano e violino ad accompagnare il pranzo, e un menú dal sapore mediterraneo, fecero da cornice al giorno più importante della coppia.
Sposarsi in Andalusia, può essere un’esperienza unica, divertente e originale, dove gli sposi avranno un ricordo che durerà tutta una vita.
Se volete realizzare il matrimonio dei vostri sogni tra scenari spettacolari, cultura e tradizione, potete contattare Mery… Wedding Planner italiana in Andalusia.
Per saperne di più potete scrivermi ad alberto@andalusiaviaggioitaliano.com o compilando il seguente form:
2 risposte su “Un matrimonio in Andalusia: M&F sposi lungo la costa di Granada”
Buongiorno, siamo una coppia vicino ai 70 anni, non ancora liberi da precedenti matrimoni, il prossimo mese di aprile verremo in Andalusia e vorremmo coronare la nostra unione con una cerimonia tipo di un matrimonio andaluso. Cerimonia che sappiamo non avrà valore ufficiale, ma per noi lò sarà. Ci può dare qualche indicazione su come fare e anche quanto ci costerà? Grazie
Inoltro la vostra richiesta all’esperta Mery Liccardi.
Un saluto,
Alberto Pala