Attraversando il fiume Guadiana e il confine tra Portogallo e Andalusia ci si immette nella fantastica regione dell’Algarve orientale, un territorio turistico che ancora rispetta il proprio ambiente naturale e soprattutto il litorale. Una zona atlantica che affascina per i propri colori, per la semplicità della gente e delle cittadine nel quale è possibile prendersi lunghi momenti di relax semplicemente contemplando il tramonto.
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Indice
Le spiagge dell’Algarve:
Passando la frontiera tra Spagna e Portogallo noteremo come il flusso turistico si abbassa. Nelle zone costiere più orientali dell’Algarve la densità turistica è leggermente minore rispetto a quelle delle vicine spiagge di Huelva (Islantilla, Isla Cristina e Isla Canela) ma d’altro canto anche i servizi per il viaggiatore sono senz’altro più scarsi.
Nella costa chiamata “Sotavento”, ovvero sottovento e che va da Vila Real de Santo António sino a Faro le spiagge sono favolose: sabbia fine e chiara, un Oceano blu intenso, lunghe zone paludose e piccole barche di pescatori disegnano un paesaggio fiabesco.
Da sottolineare sono sicuramente il Parco Naturale della Ria Formosa, un’estesa area lagunare che comprente isolotti, dune, pantani e laghi d’acqua dolce e il paesino di Cacela Velha, un piccolo agglomerato di case di pescatori deliziosamente rimasto totalmente al margine dello sviluppo turistico. Nelle vicinanze di Tavira, infine, il tipico panorama cambia e tra le lagune compaiono delle saline.
C’è molta differenza tra le spiagge dei paesini minori e quelle delle città, non tanto per la qualità, bensì per il flusso di visitatori e, come detto, per la mancanza anche dei più basici servizi al turista.
In quest’ambiente naturale non abbondano hotel, ristoranti e resort, a favore di un ricco patrimonio paesaggistico incontaminato. La flora e la piccola fauna (granchi, uccelli, pesci e molluschi), infatti, trovano qui la tranquillità necessaria per svilupparsi.
Cosa vedere nell’Algarve orientale:
Dal Guadiana a Tavira l’escursionista potrà apprezzare soprattutto zone rurali e spiagge isolate, interrotte solamente da qualche campo da golf, da piccoli approdi e da alcuni paesi di pescatori. I paesini bianchi e semplici ospitano ormai poca popolazione, gli edifici per lo più sono affittati a turisti portoghesi, spagnoli e nordeuropei. Solo qualche pescatore o coltivatore di uva resiste al richiamo della grande città, così come solo pochi negozi locali resistono alla tentazione del turismo. La popolazione è situata per lo più lungo la costa, ma alcuni bei paesini come Castro Marim, Odeleite e Alcoutim arricchiscono di opportunità turistiche anche l’entroterra.
Da Tavira a Faro la serie di paesini affacciati all’Atlantico vengono interrotti da tre grandi città: Tavira, Olhao e Faro. Soprattutto la prima e l’ultima città sono turisticamente molto sviluppate (a Faro c’è l’aeroporto internazionale). Queste destinazioni offrono tante proposte riuscendo a mantenere, però, la qualità ambientale che caratterizza la regione. Olhao, invece, è la capitale della pesca di sardine, uno dei prodotti più tipici dell’Algarve.
In tutta la regione è raccomandabile consumare pietanze a base di pesce: riso con longueirones, cataplana, baccalà e soprattutto sardine e i suoi elaborati sono sicuramente le specialità più apprezzate.
Dove dormire nell’Algarve Orientale
Come spiegato, il territorio dell’Algarve presenta zone turistiche e zone di assoluta pace. Per questo gli alloggi sono concentrati in particolare in due zona Faro e Tavira. Io consiglio soprattutto la seconda meta e qui potete trovare tutte le soluzioni che più vi si addicono.
Cosa vedere nell’Algarve Orientale (Portogallo):
- La città e l’isola di Tavira
- Il capoluogo di Faro
- La capitale delle sardine Olhao
- Il Parco Naturale Ria Formosa
- Il paesino di Cacela Velha
- L’entroterra e il Río Guadiana
- Il paese di Alcoutim
Per maggiori informazioni su cosa vedere nell’Algarve orientale è possibile contattarmi scrivendo ad alberto@andalusiaviaggioitaliano.com