Alcalá de Guadaíra è uno dei paesi più grandi della provincia di Siviglia, ma uno dei più sottovalutati per quanto riguarda la visita turistica. A una ventina di chilometri dal capoluogo andaluso, Alcalá de Guadaíra nasconde alcune perle davvero da non sottovalutare come il castello o la passeggiata tra i mulini.
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Indice
Cosa vedere ad Alcalá de Guadaíra
Alcalá deriva dall’espressione araba al-qal’a, che significa “il castello”. Questo ci permette capire l’importanza storica appunto del monumento in questo territorio a est dalla capitale Siviglia. Oggi, questo paese non è conosciuto per la propria funziona difensiva, bensì per un’altro fattore altrettanto importante: il pane. Alcalá, infatti, come dimostrano i mulini lungo il fiume Guadaíra è da sempre stato un paese di mugnai e di panettieri, quest’ultimo ancora oggi.
Il Castello di Alcalá di Guadaíra
Come spesso accade in Andalusia, anche il Castello di Alcalá de Guadaíra è il frutto di diverse civiltà e di interventi strutturali di diversa epoca. La cima del colle dove ora troviamo il maestoso castello è stato abitato dall’uomo sin dalla preistoria. La costruzione dell’edificio difensivo che vediamo oggi, invece, è databile verso la fine del XII secolo, ovvero quando il Califfato Almohade costruì una piccola fortezza all’estremità occidentale della collina, probabilmente utilizzata nella sua interezza come accampamento per l’esercito dei Mujaheddin del Nord Africa.
Il suo aspetto attuale corrisponde ad uno sviluppo tra il XII e il XVII secolo, poiché dopo la conquista cristiana del 1247, furono prodotte nuove alterazioni, nell’ambito del processo di assedio e conquista militare di Siviglia. Il Castello di Alcalá de Guadaíra si suddivide in 3 zone: Patio de los Silos, Patio de la Sima e Alcázar Real.
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I mulini, dove nasce il pane di Siviglia
Il fiume Guadaíra attraversa l’area urbana di Alcalá e dà origine a un gran parco fluviale lungo le sue rive di circa 120 ettari dichiarato Monumento Naturale. Una delle particolarità di questo spazio naturale è la combinazione del bosco ripario e pittoreschi scorci con protagonisti i mulini che costeggiano il fiume. A causa dell’importanza della sua industria dei prodotti da forno, la città era conosciuta come “Alcalá de los panaderos”, ovvero dei panettieri.
Situati lungo le rive del Guadaíra, nel periodo di massimo splendore dell’industria dei prodotti da forno erano in funzione fino a 40 mulini. Il mulino più antico risale all’epoca islamica e tardo medievale. La struttura di questi edifici civili è comune e costituita da uno spazio dedicato allo stoccaggio del grano del mugnaio e della sala molitoria.
Oggi sono otto i mulini recuperati dall’area urbana e che compongono l’idillico percorso di 3 chilometri dei mulini (Molino de la Aceña, Molino de Benarosa, Molino de San Juan, Molino de Oromana, Molino del Algarrobo, Molino de La Tapada, Molino de San Francisco o de las Eras, Molino de Vadalejos e Molino del Realaje).
Chiese ed edifici cristiano ad Alcalá
Eremi, chiese, santuari e conventi costituiscono il ricco patrimonio di carattere religioso della città. L’opera più antica è la Chiesa di Santa María del Águila, edificio mudejar situato all’interno delle mura medievali. Accanto a questa spiccano le chiese di Santiago, San Sebastián e San Agustín e nella vicina località di Gandul, la Chiesa di San Juan Evangelista.
I giacimenti e il castello di Gandul
I resti trovati nel sito archeologico di Gandul evidenziano che durante l’età del bronzo vivevano umani nella zona. Queste vestigia sono otto tombe che seguono le tecniche di sepoltura tipiche della preistoria. Accanto alla necropoli numerosi sono i resti di origine romana che rivelano la grande
influenza che ha avuto questa civiltà nella provincia di Siviglia. Altri monumenti come il Castello di Gandul e il Castello di Marchenilla completano il panorama in questa località appartenente ad Alcalá, ma a 5 chilometri di distanza dal centro.
I ponti di Alcalá: da quello romano al dragone
Il ponte Carlos III si trova sul tratto del fiume Guadaíra più vicino al centro storico dove convergono diversi percorsi almeno sin dal medioevo. È popolarmente noto come “Ponte Romano” perché la costruzione, dopo il XV secolo, fu realizzata nel luogo in cui è certo che vi fosse una costruzione romana che non si vedeva esteriormente. Il ponte del drago si ispira direttamente all’opera dell’architetto barcellonese Antonio Gaudí e in particolare al drago che decora una delle fontane del Parco Güell di Barcellona. Condivide con lui e con buona parte del lavoro di Gaudí l’uso di pezzettini di piastrelle per decorare le superfici come un mosaico.
Dove mangiare ad Alcalá de Guadaíra
Non solo pane troviamo ad Alcalá de Guadaíra. In questo comune, infatti, potremo provare alcune delle prelibatezze della provincia di Siviglia. Senza dubbi sono due i locali da raccomandare. El Bodegón Liebre è un ristorante tradizionale dove poter mangiare la miglior carne alla brace della città. Il prezzo, inoltre, accompagna piacevolmente l’esperienza gastronomica. Altro ristorante sicuramente da raccomandare è la Taberna Cuevas Anita la de San Miguel, innanzitutto per la propria location in una grotta. I piatti sono semplici ma mettono in risalto la qualità dell’eccellente prodotto sivigliano.
Dove dormire ad Alcalá de Guadaíra
Alcalá de Guadaíra non è una cittadina molto turistica e i visitatori spesso tornano a Siviglia a dormire. Se, invece, si cerca un posto magico dove dormire a prezzo molto più economico della capitale d’Andalusia allora bisognerà provare il Legado Oromana Hotel, un’antica fattoria andalusa riqualificata. Questo hotel è immerso nel verde e a pochi passi dai nominati mulini e dal fiume. Un hotel con tutto il lusso che si ricerca come per esempio una fantastica piscina. Qui, invece, sarà possibile confrontare tutti i prezzi degli alloggi ad Alcalá de Guadaíra.
Per avere ulteriori informazioni su cosa vedere ad Alcalá de Guadaía è possibile visitare il sito comunale o scrivere ad alberto@andalusiaviaggioitaliano.com o compilare questo form: