La vetta più alta della Spagna continentale o della Penisola Iberica è il Mulhacén, una cima che si trova a 3.482 m s.l.m in Sierra Nevada, nella provincia di Granada. Nonostante l’altezza di alta montagna, ci sono alcuni trekking piuttosto facili per raggiungere la vetta.
Indice
Il Mulhacén, la vetta più alta della Penisola Iberica
Come anticipato, il Mulhacén è la montagna più alta della Penisola Iberica, ma non della Spagna in generale, perché il vulcano Teide nelle Isole Canarie è poco più alto (3.715 m s.l.m). Il Mulhacén, assieme al Veleta (3.396 m s.l.m.), domina il paesaggio della Sierra Nevada. Questa cordigliera è ben visibile anche dalla città di Granada distante solo 40 km dalla zona. Il nome del rilievo deriva da “Mulay Hacen”, un sultano di Granada che si crede possa essere stato sepolto proprio sulla montagna più alta d’Andalusia.
Dove dormire per salire al Mulhacén
La zona più bella dove dormire per intraprendere l’ascesa al Mulhacén è senza dubbio l’Alpujarra di Granada. Qui troviamo paesi bianchi carinissimi e molto accoglienti. Tre opzioni che consiglio sono:
- Questo Hotel Rural a Capileira
- Questa Casa di campagna a Trevélez
- Queste stanze con camino a Pitres
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Trekking per salire al Mulhacén
Ci sono vari percorsi per salire sul Mulhacén. Innanzitutto bisogna differenziare i percorsi del versante nord, da quelli del versante sud. Per raggiungere la vetta passando dal versante nord ci sarà bisogno di una preparazione alpinistica, dato che la parete è molto più verticale, culminando in una vera e propria scarpata.
Da sud, in estate, i percorsi sono molto più accessibili anche se non adatti a tutti. Bisogna, infatti, tenere sempre presente delle distanze, delle difficoltà climatiche dell’alta montagna e della scarsità di ossigeno dovuta all’altitudine sopra i 3.000 metri.
Salita da Trevélez al Mulhacén: il trekking più completo
Questo è un percorso di circa 23 km, tecnicamente facile e senza pericoli, ma che richiede una buona preparazione fisica. Infatti, saranno circa 9 ore di trekking, affrontando un dislivello di quasi 2.000 m. Il percorso parte dal bel paese di Trevélez, nell’Alpujarra di Granada. Si inizierà a salire e bisognerà passare dal rifugio della Campiñuela e dalle Siete Lagunas, per poi culminare sul Mulhacén. Per fare un percorso circolare il ritorno, invece, si scenderà passando dal Falso Mulhacén verso l’Alto del Chorrillo per poi prendere ancora la direzione di Trevélez, passando dal Cortijo del Chorrillo.
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Percorso dalla Hoya de la Mora al Mulhacén: la più panoramica
Così come tutti quelli del versante sud, questo non è un trekking pericoloso con la bella stagione, ma dispendioso. È un itinerario di circa 8-9 ore (dipendendo del ritmo), ovvero 30 km e 1.500 m di dislivello da affrontare. Si parte dalla Hoya de la Mora (raggiungibile in auto), passando per le Posiciones del Veleta, il Collado de la Carihuela e la Caldera. Da qui si salirà sino alla cima del Mulhacén. La prima parte del percorso è quella che si farebbe anche per raggiungere la cima del Veleta.
Salita al Mulhacén dall’Alto del Chorrillo: l’escursione più facile
La forma più facile di ascendere al Mulhacén, la cima più alta della Sierra Nevada e della Spagna continentale, è quella di partire dall’Alto del Chorrillo. Il trekking è di 13 km, anch’esso semplice durante la stagione estiva senza neve. È un percorso (andata e ritorno) di almeno 5 ore, nelle quali bisognerà affrontare un dislivello di quasi 800 m, gran parte a oltre 3.000 m d’altitudine. Per questo anche se tecnicamente facile bisognerà essere preparati fisicamente.
Per raggiungere l’Alto del Chorrillo sarà necessario andare nel paese di Capileira nell’Alpujarra di Granada e prendere un pullman speciale. Non è possibile, infatti, raggiungere questo punto privatamente. Sarà indispensabile prenotare anticipatamente il viaggio in pullman o via email siacsur@gmail.com o telefonicamente 0034 671 564 406. Questo costa poco più di 13€ andata e ritorno. Da ricordare che il bus offre solo due andate utili agli escursionisti 8:30 e 10:30 e due ritorni utili 16:00 e 18:00. Il pullman si prende davanti all’ufficio del Servicio de Interpretación Altas Cumbres e il viaggio dura all’incirca un’ora. È consigliabile arrivare in anticipo dato che Capileira è un borgo molto turistico e questo ostacolerà la possibilità di parcheggiare velocemente.
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Una volta che il pullman lascerà gli escursionisti all’Alto del Chorrillo, la strada si dividerà in 2 sentieri. Quello a sinistra ci porterà verso il rifugio del Poqueira e la Caldera, lungo la strada che conduce anche verso il Veleta. Quello di destra, invece, porterà diretto verso il Mulhacén, passando dal Mulhacén II o Falso Mulhacén.
La cima che si vede durante quasi tutto il tempo e che ci servirà come punto di riferimento è quella del Falso Mulhacén (3.362 m), vetta che si dovrà raggiungere poco prima dei 3.482 m s.l.m del vero Mulhacén. Il sentiero è facilmente distinguibile e facile, senza complicazioni. Man mano che si avanza, però, la collina diventa più ripida. Superati i 3.000 metri si inizia a notare il freddo e il vento (anche ad agosto).
Ben prima di arrivare alle cime, effettuando una piccolissima deviazione lungo questo tragitto, sarà possibile vedere anche un bunker della guerra civile spagnola. Un luogo veramente desolante e triste, ma altrettanto emozionante.
Il paesaggio è molto secco, con poca vegetazione e praticamente nessun albero. Non c’è mai ombra durante tutto il tragitto. Lungo il sentiero e in vetta sarà possibile scovare qualche capra di montagna estremamente curiosa. Sono animali ormai abituati alla presenza dell’uomo e spesso si avvicinano cercando del cibo. Su queste montagne sarà possibile scovare qualche vipera autoctona e qualche scorpione (prima di sedersi è consigliabile muovere con un bastone le pietre).
La cima del Mulhacén (così come quella del Mulhacén II) è culminata dalla colonnina del punto geodetico. Sotto questa si trova una piccola cappella piena di ricordi e offerte. Dal punto più alto della Spagna continentale, nelle giornate chiare, sarà possibile vedere il Mar mediterraneo e addirittura l’Africa. Da qui, inoltre, sarà impressionante comparare la verticalità del versante nord con la sinuosità e dolcezza di quello sud.
È possibile salire al Mulhacén percorrendo lo stesso sentiero sia all’andata, così come al ritorno. Facendo così, non si avranno problemi per raggiungere in orario il bus che riporterà a valle. Se, invece, ci si sente preparati, si potrà allungare un po’ il proprio itinerario rendendolo circolare. Una volta in cima al Mulhacén si potrà camminare verso la Caldera per poi continuare la discesa lungo la strada (a sinistra) che inizialmente abbiamo scartato. Per chiarezza qui è possibile trovare la mappa con il trekking completo.
Come vestirsi per salire al Mulhacén
Nonostante il tempo in Andalusia sia clemente, non bisogna sottovalutare i 3.000 metri d’altitudine del Mulhacén. È per questo che durante l’inverno bisognerà essere equipaggiati come dei professionisti, invece d’estate bisognerà portarsi con se almeno una felpa e una giacchetta frangivento. Indispensabile anche la crema solare, dato che come detto non c’è un filo d’ombra e il sole andaluso a quell’altitudine scotta. Banale ricordare come siano necessarie scarpe da trekking.
Salire al Mulhacén con il cane
È possibile effettuare la salita al Mulhacén con il cane. Non c’è nessun pericolo e se è un cane ben allenato non avrà troppa difficoltà. È possibile portare con se il cane anche sull’autobus. Dipendendo dall’autista e dagli altri escursionisti sarà possibile lasciarlo libero sull’autobus o bisognerà metterlo nel trasportino. Per questo è bene portarsi dietro il proprio.
Per ulteriori informazioni su come salire al Mulhacén è possibile scrivere ad alberto@andalusiaviaggioitaliano.com