Ecco cosa vedere ad Almeria, la provincia più orientale dell’Andalusia. Questa è conosciuta soprattutto per il suo mare, le spiagge, le serre e il deserto di Tabernas. In verità ha una serie di luoghi bellissimi che meritano di essere conosciuti. In quest articolo lascio quelli che per me sono i posti più belli d’Almeria (anche se ce ne sono molti altri). Puoi visitare la provincia d’Almeria facendo un tour in macchina o organizzandoti con i trasporti pubblici.
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Indice
- 1 Cosa vedere in provincia di Almeria
- 1.1 Tabernas: unico deserto in Europa
- 1.2 Almócita, un paese bianco con graffiti
- 1.3 Adra: un mare di storia
- 1.4 Roquetas de Mar, dove le rocce raggiunsero il mare
- 1.5 San José, punto di partenza per le migliori spiagge
- 1.6 Isleta del Moro: un paese diviso in due
- 1.7 Agua Amarga: bianco e blu
- 1.8 Garrucha: bella e buona
- 1.9 Mojácar: non solo vita notturna
- 1.10 Macael, realizzato in marmo.
- 1.11 Sorbas, la città del gesso
- 1.12 Laujar de Andarax, inseparabile al suo fiume
- 1.13 Padules, l’acqua e Las Caneles
- 1.14 Fondón: storia di un minatore
- 1.15 Vélez Blanco, una perla all’estremo oriente d’Andalusia
- 1.16 Las Negras: storia triste di vedove
- 1.17 Las Salinas di Cabo de Gata
- 1.18 Carboneras e la spiaggia de Los Muertos
Cosa vedere in provincia di Almeria
La provincia di Almeria ospita paesaggi e possibilità turistiche molto diverse. Abbiamo zone dove trovare alcune delle migliori spiagge d’Andalusia e del Mediterraneo, zone di montagna, paesi bianchi graziosi e addirittura l’unico deserto in Europa. La provincia di Almeria è considerata come l’orto della Spagna, dato che dalle sue numerosissime serre proviene gran parte della frutta e verdura che si mangia nella penisola iberica. Questo, e del turismo, è di ciò che vive la bella e particolare provincia di Almeria.
Tabernas: unico deserto in Europa
Il deserto di Tabernas è sicuramente una delle cose da vedere in provincia di Almeria. Questo è ufficialmente l’unico deserto caldo presente in Spagna e in Europa. Non dobbiamo pensare a Tabernas come una distesa di sabbia fine e dorata, bensì è un paesaggio ancor più austero: grigio e con la sola pianta salicornia come essere vivente visibile. È stato anche la scenografia perfetta per molti film italiani. Film western soprattutto di Sergio Leone. Ancora oggi è possibile rivivere il Far West nel deserto di Tabernas grazie a delle scenografie che sono sopravvissute.
Vedi anche: Visitare il deserto di Tabernas
Vedi anche: Dormire a Tabernas
Almócita, un paese bianco con graffiti
Siamo probabilmente davanti al villaggio più alternativo dell’Alpujarra di Almeria. Oltre a mantenere la sua conformazione in stile musulmano, con stretti vicoli a zigzag che salgono e scendono, le facciate delle sue case imbiancate sono state decorate con versi di poesie e murales eleganti, trasformando Almócita in un vero museo a cielo aperto; un’opera d’arte in cui l’intera città ha partecipato, con risultati e affermazioni sorprendenti. A tutti questi messaggi alle pareti si aggiungono i fiori multipli che espongono i vicini delle loro case, che adornano ancora di più le stradine di questo paese tra le montagne.
Vedi anche: Dormire ad Almócita
Adra: un mare di storia
Questo villaggio di pescatori dell’Alpujarras di Almeria ha tremila anni, come testimoniano le sue vestigia di diverse culture: sulla collina di Montecristo, infatti, si trovano i resti di un insediamento fenicio. Accanto all’eremo di San Sebastian troviamo le rovine di un’antica fabbrica di garum romana. In tempi più recenti troviamo i loro rifugi antiaerei. Il suo piatto più tipico è il polpo essiccato: se a Adra spicca qualcosa, sono le sue lagune, una delle poche zone umide nel deserto a sud-est della Spagna e un paradiso per gli amanti dell’ornitologia. Le sue lagune sono circondate da serre, isole di acqua nel mare di plastica.
Vedi anche: Dormire ad Adra
Roquetas de Mar, dove le rocce raggiunsero il mare
L’etimologia di Roquetas de Mar non proviene nient’altro che dalle grandi rocce della montagna che sono state spostate sulla spiaggia vicino al Castillo de Santa Ana. Questo era un luogo a cui gli abitanti del luogo si riferivano poiché era utilizzato dai pescatori per stabilirsi strategicamente. Qui il turismo famigliare predomina a causa del bel tempo che regna tutto l’anno (piove solo 15 giorni su 365) e delle sue piacevoli spiagge. Nell’Aula del Mar della cittadina è possibile imparare curiosità sui fondali che la circondano. Quasi indispensabile è una passeggiata tra i sentieri del Parco Naturale di Punta Entinas – Sabinar. Questo cordone naturale protetto di 15 chilometri in riva al mare forma un ecosistema diversificato di dune, spiagge sabbiose, stagni e saline.
Vedi anche: Dormire a Roquetas de Mar
San José, punto di partenza per le migliori spiagge
Il turismo a San José e in generale ad Almeria non è ancora intenso come altre parti costiere d’Andalusia. In estate le spiagge e le cale ospitano moltissimi turisti, ma ancora il paesaggio non è stato deturpato eccessivamente dall’espansione urbanistica. San José è una piccola frazione modesta che si affaccia sul mare. Ha una propria spiaggia, bella ma non esaltante come la Playa de los Genoveses o quella di Mónsul nel Parco di Cabo de Gata. In estate San José si sveglia: molti sono infatti i chiringuitos e i locali aperti, così come solo con la bella stagione partono navette verso queste due meraviglie della natura menzionate in precedenza.
Vedi anche: Dormire a San José
Isleta del Moro: un paese diviso in due
La Isleta del Moro è un piccolo villaggio di pescatori nella provincia di Almeria e nel Parco di Cabo de Gata. È caratterizzato da un piccolo promontorio che separa il villaggio in due, formando due calette. Dalla cima della collina menzionata, a cui si può accedere a piedi, la vista e l’atmosfera è elettrizzante. Una frazione ideale per rilassarsi e abbassare i ritmi di vita, con ristoranti affacciati al mare tra case di pescatori che rimagliano le reti davanti casa.
Vedi anche: Dormire a Isleta del Moro
Agua Amarga: bianco e blu
Di colore bianco, Agua Amarga è uno dei più bei villaggi della provincia di Almeria. Inoltre, la sua posizione privilegiata vicino al Mar Mediterraneo e nel Parco Naturale di Cabo de Gata – Níjar ne fanno un ambiente spettacolare. È molto interessante visitare Mesa Roldan, un vecchio vulcano la cui cima ha un faro e una torre di avvistamento, nella vicina Vera è una delle spiagge più iconiche della provincia, tra promontori calcarei dalle forme insolite.
Vedi anche: Dormire a Agua Amarga
Garrucha: bella e buona
Garrucha è spesso sovrastata dall’importanza turistica della limitrofa Mojácar. Questo però fa si che in questa cittadina si possa vivere delle esperienze più rilassanti e meno caotiche. A Garrucha è possibile godersi i piccoli piaceri della vita come prendere il sole in belle spiaggia di sabbia, respirare la pace navigando nel Mediterraneo ed entusiasmarsi con i sapori del mare. Famosissimi sono, infatti, i gamberi rossi di questa località. Assaporare questi crostacei dovrà essere uno dei principali obbiettivi durante la propria visita alla provincia d’Almeria.
Vedi anche: Dormire a Garrucha
Mojácar: non solo vita notturna
Mojácar è una delle città più turistiche dell’Almeria. Il centro storico si trova a poco più di 2 chilometri dalla costa e dalle sue spiagge. Oggi questo comune è composto da due parti, quella storica all’interno tra le colline e quella costiera, moderna e turistica. Questo territorio è stato abitato sin dall’età del bronzo e successivamente fenici, cartaginesi, greci e romani si stabilirono qui approfittando della favorevole posizione strategica nel Mediterraneo. Ma è sotto la dipendenza del Califfato quando Mojárcar visse il suo periodo di massimo splendore. Mojácar ha a disposizione 17 chilometri di costa, da Garrucha sino al confine con il parco naturale di Cabo de Gata. Le spiagge di Mojácar sono divise in due categorie: urbane e facilmente accessibili e naturali protette di difficile accesso.
Vedi anche: Dormire a Mojácar
Macael, realizzato in marmo.
Uno dei marmi più riconosciuti a livello internazionale è quello di Macael, con il suo massimo esponente espresso in forma di leoni nel famoso cortile dell’ Alhambra di Granada. Qui troviamo 140 cave che rivaleggiano con Carrara. Per ottenere la finitura che solitamente distinguiamo, viene tagliato con filo diamantato. È molto divertente passeggiare per la città, dove tutti gli elementi della strada pubblica sono fatti di marmo, anche i balconi, le facciate delle case e addirittura le strisce pedonali. Ogni dettaglio è fatto di marmo, non importa se è una fontana, una panchina o un pavimento. Ha il Guinness per il più grande mortaio del mondo, situato in una rotonda e fatto di marmo ed è l’unico paese al mondo ad avere una replica esatta della Fuente de los Leones dell’Alhambra di Granada.
Sorbas, la città del gesso
Il materiale che viene estratto a Sorbas, il gesso, anche se non è un materiale così nobile come quello del vicino Macael (famoso per il marmo), è abbastanza usato quotidianamente. Ha tre cave da cui si ricava la quarta parte del gesso mondiale, ma questo materiale è nascosto anche oggi in caverne naturali luminose, sotto forma di cristalli per la sua unione con l’acqua. Nelle vicinanze di Sorbas sono state scoperte fino a 400 cavità di gesso carsiche. È possibile visitare la Grotta di Gesso con un elmo e una lanterna, e il bagliore è più che sorprendente. Nel centro storico della città, il quartiere dei vasai merita una passeggiata.
Vedi anche: Dormire a Sorbas
Laujar de Andarax, inseparabile al suo fiume
È la capitale della zona dell’Alpujarra d’Almeria. Nonostante questo, ha solo 1.500 abitanti. Laujar è molto legata al fiume Andarax e all’elemento acquatico in generale. In effetti, la città è costellata di fontane, che impreziosiscono ulteriormente i suoi angoli fioriti. L’edificio più singolare è la Chiesa dell’Incarnazione, del XVII secolo, conosciuta come la Cattedrale dell’Alpujarra. Tanta maestosità colpisce in questo ambiente rurale. È stile mudéjar all’esterno e barocco all’interno.
Vedi anche: Dormire a Laujar de Andarax
Padules, l’acqua e Las Caneles
Padules è una frazione dell’Alpujarra d’Almeria. Tra i suoi 450 abianti c’è chi si dedica al vino, chi al pane e chi alle escursione turistiche. In questo piccolo villaggio dalle case bianche infatti partono belle passeggiate tra le montagne dell’Alpujarra. Una delle mete più famose è sicuramente quella de Las Canelas, dove è possibile trovare un ambiente idilliaco di montagne ed acqua. Questo è comunque un territorio ricco d’acqua come ben indica il nome Padul (dal latino “laguna”).
Fondón: storia di un minatore
Con una lunga tradizione di estrazione mineraria, d’agricoltura e di allevamento, Fondón batte nel cuore dell’Alpujarra di Almería. Come accadde in tutta questa zona, ebbe un punto di svolta dopo la resa araba, quando fu spopolata e successivamente ripopolata, principalmente dai residenti vicino a Jaén. Una delle attrazioni principali di Fondón è il Palacio de las Godoyas, un edificio del XVII secolo con un bel cortile andaluso interno e un frutteto.
Vedi anche: Dormire a Fondón
Vélez Blanco, una perla all’estremo oriente d’Andalusia
È possibile affermare senza timore di sbagliare che la capitale del vecchio marchesato, Vélez-Blanco, è una delle città più belle e complete d’Almería. Forse sarà per il suo castello del sedicesimo secolo (dal quale hanno preso un pezzo enorme per portarlo al Metropolitan Museum di New York), per i panorami con la montagna de La Muela sullo sfondo o per le sue grotte e rifugi, come quello de Los Letretos, da cui sono comparsi i simboli rupestri della provincia di Almeria, l’Indalo e El Brujo. Queste grotte e le iscrizioni sono state dichiarate Patrimonio Mondiale dell’Unesco e sono qualcosa di veramente emozionante. Questo paese all’estremo oriente della regione e confinante già con Murcia è capace di offrire un weekend completo.
Vedi anche: Cosa vedere a Vélez Blanco
Vedi anche: Dormire a Vélez-Blanco
Las Negras: storia triste di vedove
Deve il suo nome ad una leggenda drammatica che dice che i pescatori di San Pedro sono andati in mare una notte e non sono mai tornati. Le sue vedove, vestite a lutto, formarono una nuova popolazione che iniziò a dedicarsi all’agricoltura. Con i suoi abiti la località iniziò a chiamarsi Las Negras. La popolazione in questo paese di Cabo de Gata è multiculturale. Ci sono molti stranieri e ospita anche una considerevole comunità hippie. La spiaggia urbana è piccola ma affascinante, anche se le più esuberanti sono la Cala de San Pedro e El Playazo che troviamo a pochi chilometri di distanza.
Vedi anche: Dormire a Las Negras
Las Salinas di Cabo de Gata
Le saline occupano un’area approssimativa di 400 ettari di pianura alluvionale e l’approvvigionamento idrico avviene attraverso un complesso sistema di canali che sfrutta la pendenza che hanno rispetto al mare. Sono paralleli alla costa, vicino alla spiaggia de Las Salinas, nel Parco di Cabo de Gata. È un’area ideale per gli appassionati di birdwatching e della natura in generale.
Carboneras e la spiaggia de Los Muertos
Il paese di Carboneras non è fantastico. A pochi chilometri però dall’abitato troviamo quella che probabilmente la spiaggia simbolo d’Almeria, la Playa de los Muertos. Questa è una fantastica spiaggia di ghiaia che paesaggisticamente non ha da che invidiare a nessuna in Andalusia. Sia in invero, sia in estate merita la pena visitarla anche se l’accesso a piedi non è del tutto facile. Facilissimo è, invece, osservare la spiaggia dall’alto dal punto panoramico.
Vedi anche: Cosa vedere a Carboneras
Vedi anche: Dormire a Carboneras
Per consigli personalizzati su cosa vedere ad Almeria o per organizzare una visita guidata potete scrivermi ad alberto@andalusiaviaggioitaliano.com o compilate il seguente form: