Su Siviglia c’è moltissimo materiale turistico scritto. Tutti i visitatori di questa città conoscono la Cattedrale, la Alcazar, la Plaza de España e Triana. Ma non tutti hanno avuto l’occasione di apprezzare il CAAC.
Il Centro Andaluz de Arte Contemporaneo è molto più di una mostra d’arte contemporanea. Il suo edificio racchiude in sé molta della storia e molte delle trasformazioni della capitale andalusa. Quest’area di Siviglia, che si trova esattamente sull’isola della Cartuja, ovvero tra le due braccia del fiume Guadalquivir, si sviluppò come complesso monastico, per convertirsi, successivamente, in un’apprezzata fabbrica di porcellana.
Questo monumento venne costruito tra il XV e il XVI secolo. Presenta diversi stili: dal gotico, al barocco, dal rinascimentale al mudejar (stile della popolazione mussulmana stanziata in territorio cristiano). Il monastero della Cartuja divenne un centro religioso molto importante all’epoca, tanto che anche Cristoforo Colombo era abituale frequentatore della biblioteca del complesso. I monaci continuarono le loro opere fino al 1835 quando ci fu l’espulsione dell’ordine religioso per effetto dell’espropriazione forzosa dei beni della Chiesa da parte del ministro Mendizabal.
Dal 1838 quest’area fu presa in gestione dal commerciante Carlos Pickman che cambiò radicalmente la funzione del monastero. Da edificio religioso la Cartuja si trasformò in una fabbrica di ceramica e di porcellana decorata all’inglese. Ciò produsse dei grandi sconvolgimenti nell’architettura di questo spazio. Si costruirono forni, ciminiere e tutto ciò che fosse necessario alla produzione.
L’intero complesso è stato restaurato in occasione dell’Expo ’92 e nel 1997 iniziò ad avere una concreta funzione di centro culturale. Attualmente, questa testimonianza di archeologia industriale sivigliana, ospita il museo d’arte contemporaneo, che offre esposizioni permanenti e temporanee di artisti nazionali e internazionali. Oltre a ciò, è sede del rettorato dell’Università Internazionale d’Andalusia (UNIA).
Così che in questo spazio, fuori dal centro storico, è possibile apprezzare tutta la varietà che esprime Siviglia: dal monastero cristiano agli adorni mussulmani, dalla funzione industriale alla funzione culturale. Oltretutto, il complesso è immerso nel proprio parco del museo e fa si che la visita alla Cartuja sia un’esperienza tranquilla e rigenerante dopo l'”abbuffata culturale” del casco antiguo.
Cosa vedere alla Cartuja (Siviglia):
- Il Monastero
- L’esposizione
- Il parco esterno
Il prezzo dell’entrata è più che accessibile. La visita al monumento e alle esposizioni temporali vale 1,80 Euro, invece la visita completa costa solo 3,01 euro. Per maggiori informazioni sul CAAC si può visitare la pagina ufficiale del museo.
Dove dormire per visitare la Cartuja di Siviglia
Come detto, rispetto al centro, la Cartuja si trova dall’altra parte del fiume Guadalquivir, nei pressi del quartiere di Triana. È in questo barrio che è consigliabile soggiornare. Qui potrete trovare tutte le strutture albeghiere della zona.
Per consigli personalizzati o per organizzare una visita non dubitate a scrivere ad alberto@andalusiaviaggioitaliano.com