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10 miti da sfatare sull’Andalusia

Con quest’articolo vorrei sfatare alcuni miti molto diffusi sull’Andalusia. Idee in parte non del tutto corrette che capto dalle e-mail che ricevo da parte dei lettori.

Miti da sfatare in Andalusia

1.Tutti gli andalusi sanno ballare Flamenco:

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Memento Flamenco in un evento a Las Setas di Siviglia.

È vero, il Flamenco è un ballo sorto in Andalusia, ma non è assolutamente vero che tutta la popolazione di questa regione sappia ballarlo. Non è neanche un genere che piaccia proprio a tutti, infatti in Andalusia è possibile apprezzare bravissimi artisti di altro genere musicale (vedi Musica in Andalusia). Anche i tablao, ormai, sono tutte attività prettamente turistiche. La popolazione andalusa normalmente non assiste agli spettacoli di Flamenco proposti nei tabalo turistici. Solo occasioni speciali come la Bienal de Flamenco di Siviglia riesce ad interessare parte della popolazione locale.

2.L’Andalusia è tutta secca:

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Il verde parco naturale di Cazorla, Segura y las Villas.

In Andalusia si ubica l’unico deserto presente in Europa, quello di Tabernas. Questa regione, però, nonostante il gran caldo estivo presenta ben 24 parchi naturali distribuiti uniformemente nel territorio andaluso. Queste aree sono spazi protetti ricchi di verde e (alcune) sono indispensabili riserve d’acqua.

3.Cordoba e Granada si possono visitare in giornata:

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Una vista del ricchissimo centro storico di Cordoba.

Cordoba e Granada sono città dalle medie dimensioni, ma dal grandissimo patrimonio culturale. A Cordoba, oltre alla Mezquita, il centro storico ospita monumenti importantissimi come l’Alcazar de los Reyes Cristianos, la Sinagoga o il Palacio de Viana (cosa vedere a Cordoba). Granada non è solo l’Alhambra. Oltre al fantastico palazzo reale nasride sarà indispensabile visitare almeno il quartiere dell’Albaicín, la Cattedrale e la Cartuja (cosa vedere a Granada).

4.Il cibo andaluso è tutto fritto:

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Un piatto di “pescaito frito”.

Alcuni dei piatti più celebri andalusi sono fritti, come per esempio il “pescaito frito”, i “chicharrones” o le “croquetas”. Ma la dieta d’Andalusia si caratterizza soprattutto per il “cuchareo”, ovvero per le pietanze che si consumano con il cucchiaio. Queste possono essere ricette di piatti freddi come il salmorejo e la mazamorra o di piatti caldi come le lenticchie, gli spinaci con i ceci e il cocido andaluso.

5.Non c’è niente da vedere a Malaga:

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Il Teatro Romano e l’Alcazaba di Malaga.

Malaga non avrà un monumento del calibro della Giralda, della Mezquita o dell’Alhambra, ma ha tanti beni (Cattedrale, Teatro Romano, Alcazaba, etc.) e musei (Picasso, Pompidou, Thyssen, etc.) da poter contemplare (cosa vedere a Malaga). Se a tutto ciò sommiamo che Malaga è culturalmente la città più dinamica d’Andalusia, allora otterremo una meta turistica tra le più interessanti d’Europa.

6.In Andalusia tutti adorano la corrida…

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La Plaza de Toros Maestranza di Siviglia.

Gli amanti de “los toros”, ormai, rappresentano la minoranza della popolazione andalusa. La gran parte degli andalusi non ha mai assistito ad una corrida e non ha alcun interesse verso questa manifestazione. Inoltre, anche qui, come in buona parte del mondo occidentale, il rispetto verso la vita animale è sempre più incisivo e diffuso.

7….e la Semana Santa:

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Un momento della Settimana Santa di Cordoba.

A molta gente piace la Semana Santa o Settimana Santa, ma non a tutti. Un’importante fetta di popolazione non sopporta le processioni di Pasqua e per questo cerca di allontanarsi il più possibile dalla confusione che causa questa festa religiosa divenuta di particolare interesse turistico.

8.Siviglia ha il centro storico più grande…

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La Plaza Doña Elvira nel Barrio Santa Cruz di Siviglia.

Del mondo? No! D’Europa? No! D’Andalusia? Nemmeno! Si è diffusa l’idea che il centro storico di Siviglia sia il più grande d’Andalusia, ma ciò è discutibile. Alcuni, per campanilismo, affermano che quello di Cordoba sia maggiore, la verità è che non vi è una risposta certa. Per stilare una graduatoria del genere, infatti, risulta quasi impossibile delimitare il centro storico di una città e ancor più difficile risulterebbe definire che epoca storica considerare.

9.Le uniche spiagge belle in Andalusia sono in provincia di Cadice:

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Una spiaggia della provincia di Huelva.

Certamente le spiagge di Cadice sono tra le più celebri della regione (Bolonia, Valdevaqueros, El Palmar, etc.). La verità è che spiagge meno famose ma altrettanto affascinanti, come quelle di Cadice, le troviamo lungo tutto il litorale d’Andalusia. Mi piacerebbe sottolineare, però, le meno rinomate spiagge della provincia di Huelva ed Almeria, zone che ospitano ogni anno pochissimi turisti italiani (vedi le più belle spiagge in Andalusia).

10.Andalusia è un paradiso in cui vivere:

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Nell’entroterra d’Andalusia si superano facilmente i 40 gradi d’estate.

Per studiare o per una vacanza, l’Andalusia è senza dubbio una destinazione tra le migliori d’Europa. Vivere però non è così paradisiaco. Vorrei sottoporvi soprattutto due numeri: 30 e 40. 30% è la disoccupazione che oggi troviamo (2016) in Andalusia (oltre 50% disoccupazione giovanile). 40 sono i gradi che si raggiungono e si superano durante l’estate andalusa. Una situazione che rende davvero infernale la sopravvivenza nelle ore diurne.

Se conoscete altri miti da sfatare sull’Andalusia, aspetto le vostre segnalazioni ad alberto@andalusiaviaggioitaliano.com o non dubitate a compilare il seguente form:

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