Il passaggio di civiltà così diverse in Andalusia ha condizionato tutti i costumi della regione, tra questi anche l’artigianato locale. La creatività artigianale tra il VII secolo e il XV secolo, infatti, persiste tutt’oggi in vari settori. Oltre alla lavorazione dell’argento di Cordoba (plateros) e all’elaborazione della pelle nella provincia di Cadice (soprattutto Ubrique) e nella pianura sivigliana del Guadalquivir (Carmona e Écija), particolare sviluppo in Andalusia ha avuto la produzione della terracotta (alfarería) e della ceramica.
La Ceramica in Andalusia
In questo settore risalta il paese di Andújar (Jaén) dove, ancora oggi, sono riscontrabili i tipici fischietti e caraffe dalla tonalità bianca e azzurra. A Granada, invece, si lavora ancora la ceramica seguendo il sapere ereditato della civiltà dei Nasridi, con i tradizionali colori verde e blu dei piatti e degli altri oggetti. A La Rambla in provincia di Cordoba, infine, si elabora ancora artigianalmente il tipico botijo, ovvero una particolare otre di terracotta che serve per mantenere fresca l’acqua.
La Ceramica di Triana (Siviglia)
I famosissimi artigiani del quartiere di Siviglia di Triana, invece, offrono la tipica ceramica decorata con tonalità di colore giallo, blu, arancione e viola. Di estrema importanza a Siviglia, oltre al quartiere di Triana, è la fabbrica artistica Pickman-Cartuja (vedi anche Ex Monastero della Cartuja). Questo laboratorio decorava la propria oggettistica con motivi grigi, rosa e verde.
Nel quartiere di Triana, nonostante la crisi dei lavori tradizionali e la chiusura di diversi laboratori, tutt’oggi sopravvivono alcune botteghe tradizionali nella quale anche il turista può curiosare e offrire il proprio contributo a questa policromata economia autoctona ormai decisamente limitata.
Inoltre, in questa zona è sorto il Museo della Ceramica, uno spazio moderno nella quale si spiegano i processi dell’elaborazione della famosa ceramica di Triana. In questo spazio, oltre a vari lavori pregiati in ceramica sono stati conservati i forni nella quale prendevano forma gli oggetti.
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2 risposte su “I molteplici colori della ceramica d’Andalusia”
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Salve Anna,
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Un saluto,
Alberto Pala