1. Sapete perché nel 2010 la Giralda ha seriamente rischiato di perdere l’onorificenza dell’Unesco?
Per colpa di questo grattacielo, la Torre Sevilla (o Cajasol) o più conosciuta come Torre Pelli, dal cognome dell’archistar che la ha progettata (lo stesso della torre Unicredit di Milano). Questo edificio, raggiunge i 180 metri d’altezza, molto più della Giralda che misura solo 104 metri. Con la costruzione della struttura vetrata, la Giralda perse la caratteristica specifica di essere l’edificio più alto di Siviglia. Inoltre, ciò che l’Unesco non accettava, era che, con la realizzazione dell’opera, si perdesse un grandissimo patrimonio paesaggistico. Oggi infatti, dal centro storico di Siviglia, guardando verso ovest, le magnifiche colline dell’Aljarafe sono interrotte dal rigido e risplendente grattacielo Pelli. Ciononostante, la Giralda continua ad essere patrimonio mondiale Unesco assieme all’Alcázar e all’Archivo de Indias.
2. Sapete perché la famosa birra “Cruzcampo” si chiama così?
Ancora oggi vicino alla fabbrica si può notare una croce (cruz) che anticamente era in mezzo alla campagna (campo).
Quando ancora Siviglia non si era sviluppata urbanisticamente, da questo punto era possibile ammirare nella sua totalità la capitale andalusa. La croce, infatti, fu ubicata nel punto orientale (direzione Córdoba) più alto della vega del Guadalquivir sivigliano. Oggi il monumento è tristemente rinchiuso tra mastodontici edifici residenziali.
3. Sapete cosa significa il logo del comune di Siviglia “NO8DO”?
No + Gomitolo + Do, in spagnolo No + Madeja + Do che si legge “No me ha dejado”, in italiano “Non mi ha lasciato”.
Il logo avrebbe origine dal Re Alfonso X che per ringraziare la fedeltà della popolazione sivigliana fece creare questo simbolo. Negli ultimi decenni NO8DO, interpretandolo come “Siviglia non mi ha lasciato” è un slogan identitario della città, sopratutto in chiave turistica.
4. Conoscete la storia dei toponimi della vie del centro di Siviglia?
Varie Calles del centro di Siviglia prendono il nome dall’insediamento massivo di alcune popolazioni, in determinate vie della città, durante il Secolo d’oro (o Siglo de oro) spagnolo. In quest’epoca gran parte della mercanzia proveniente dall’America sbarcava al porto di Siviglia.
Qui si concentravano mercanti provenienti da tutta Europa:
- Alemanes (Tedeschi) –> Calle Alemanes
- Francos (Francesi) –> Calle Francos
- Placentines (Piacentini) –> Calle Placentines
- Genoveses (Genovesi) –> Calle de Génova (che oggi si è trasformata nella Avenida de Constitución)
5. Tenetevi forte…sapete che il canale d’acqua che separa il centro di Siviglia da Triana non è propriamente il Río Guadalquivir?
Ebbene sì! Il fiume non scorre più all’interno della città. Quello che vediamo e che attraversiamo ogni qualvolta che andiamo a Triana è una darsena (si chiama Canal Alfonso XIII). Il fiume vero e proprio scorre ad ovest del quartiere di Triana, oltre El Charco de la Pava. Ciò non è stato sempre così, il fiume passava dove ora scorre il canale e Siviglia era uno dei più importanti porti marittimi (legalmente è considerato marittimo e non fluviale per la relativa vicinanza al mare).
Non vi siete mai resi conto che spesso la corrente nel canale va da sud a nord, quando il normale corso del Guadalquivir dovrebbe essere dalla sorgente alla foce, ovvero da nord a sud? Questo perché la darsena viene alimentata da sud e scorre sino a nord della città, sino a San Jeronimo dove non trova nessuno sbocco.
2 risposte su “5 cose che (forse) non sapevate di Siviglia!”
Ti devo smentire sul logo: Si legge “No Ma(s) Dejado” ossia “mai più abbandonato”, la storia è all’incirca quella che hai scritto:
i Re Cattolici per interrompere 800 anni di dominio arabo sull’Andalusia con una guerra lunga e sanguinosa, trasferirono la corte a Siviglia per far sentire la presenza dello Stato agli abitanti del Sud della Spagna.
Un altro motivo dell’attaccamento della Corona Spagnola con Siviglia è la vicinanza con la costa atlantica di Cadice da cui all’epoca partivano le navi per l’America, grazie alla scoperta di Colombo che aveva avuto le caravelle proprio dalla Regina Isabella. Tutto l’oro che arrivava dall’America passava per Sevilla. Infatti, pur essendo lontana 100 km dal mare, la capitale andalusa ha un porto fluviale enorme e collegato al mare. L'”Archibo de Indias” di fronte alla Cattedrale conserva i registri di tutti i commerci con “le Indie” e la Torre del Oro poco lontana sulla riva del Guadalquivir era il forziere in cui si custudiva il metallo prezioso.
Grazie per la precisione Gianni!